Il Cencio
Aperiodico libertario dell'Agro Pontino
comunicato stampa: LIBERI E SELV(A)GGI – come è andato il corteo del 17 ottobre
Categories: Diario

liberi e selvaggi corteoAnche quest’anno la città di Latina ha ospitato il festival internazionale dei circhi con animali, e anche quest’anno immancabile c’è stata la risposta a quest’evento: un corteo contro ogni forma di sfruttamento, organizzato dai gruppi e collettivi che compongono Latina Antifascista.

Questa edizione del festival internazionale del circo di Latina è stata concepita ancora più in grande, in “gemellaggio” con l’Expo di Milano. E anche la risposta degli attivisti quest’anno è cresciuta, raggiungendo un nuovo record di affluenza alla manifestazione: circa quattrocento persone provenienti da varie parti di Italia si sono incontrate a Latina sabato 17 ottobre e hanno sfilato unite, partendo da Piazza del Popolo, percorrendo un tratto di circonvallazione e arrivando infine presso l’area del mercato in via Rossetti.

Un evento non solo antispecista, ma anche dichiaratamente antiomofobo, antirazzista e antifascista, che ha voluto unire in un unico discorso più lotte per la liberazione totale.

Il corteo ha sfilato tranquillamente e senza grossi problemi per le vie del centro. Durante tutto il percorso sono stati distribuiti ai passanti volantini e materiale informativo circa il trattamento riservato agli animali nei circhi.
Sorprendentemente esagerato il numero di guardie in borghese e digossini impiegati, i quali non hanno risparmiato la memoria dei loro smartphone scattando una marea di foto ricordo ai manifestanti.

Davanti al circo, il corteo ha concluso la sua sfilata riunendosi in un presidio con un piccolo spettacolo di artisti di strada che si sono esibiti per dimostrare che la vera arte circense non ha bisogno di sfruttamento e sofferenza animale.
Alcuni attivisti si sono arrampicati sul tetto di una costruzione abbandonata adiacente all’area del circo e da lì hanno srotolato uno striscione per la liberazione totale.

Una volta sciolto il corteo, i manifestanti hanno proseguito dirigendosi all’incrocio fra via Isonzo e via dell’Agorà per effettuare un breve blitz relativo alla campagna “Occupy McDonald’s”: hanno srotolato uno striscione per impedire l’ingresso delle auto all’interno del parcheggio del fast food e hanno iniziato un breve volantinaggio. Nel giro di pochissimi secondi è sopraggiunta un’auto con a bordo alcuni digossini. Questi hanno dapprima intimato ai manifestanti di lasciare libero l’ingresso, dopodiché, senza nemmeno lasciare loro il tempo di spostarsi, li hanno letteralmente inseguiti e placcati con l’aiuto di alcuni commessi del McDonald’s (presi forse da un’irrefrenabile voglia di eroismo e riscatto dalla loro alienante e puzzolente vita).

Tre compagn*, uno di Latina e due di Napoli, sono stati presi, fermati e portati in questura. Fra questi, uno è stato spintonato verso la macchina, un altro buttato a terra e preso a calci. Nei locali della questura, comunque, non hanno ricevuto nessun tipo di minaccia o violenza.
Tutti gli altri manifestanti sono riusciti a darsi alla fuga. Sequestrati uno striscione, cartelli e volantini.

Nel frattempo, con una scusa qualsiasi, venivano fermati anche i compagni che si trovavano sul furgone che aveva guidato la manifestazione, e che in quel momento si recava altrove per essere scaricato e restituito. Anche i quattro compagni lì presenti e l’autista sono stati portati in questura per accertamenti, con particolare riferimento al materiale che compone la distro della Compagnia del Libero Orto.

Quello che si è notato da queste due azioni è che le guardie hanno puntato precisamente i ragazzi di Latina, facendo quindi pensare a un tentativo di intimidazione nei nostri confronti.

Dopo un paio d’ore comunque sono stati rilasciati tutti, nessuna denuncia a loro carico, parte della distro è stata sequestrata spontaneamente consegnata.

La serata è proseguita come previsto, con il concerto di: One Day In Fukushima, U e Crank the South.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al corteo, contribuendo in questo modo a rendere possibile qualcosa che a Latina non si era mai visto in assoluto: un corteo antispecista e l’unione delle lotte per la liberazione totale.

LA LOTTA NON SI ARRESTA!

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