Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa dal Comitato Dignità per Latina
A leggere il comunicato emesso dall’ufficio stampa del comune di Latina si rimane sconcertati: identificare la destinazione d’uso della struttura denominata Al Karama!? Il comune di Latina investe su quella struttura risorse dei contribuenti e non sa nemmeno a cosa è stata destinata? E secondo quale criterio ha fino ad ora operato l’amministrazione? Ma la cosa che sconcerta di più è il preambolo “Chiediamo che la struttura Al Karama venga interdetta a qualunque forma di utilizzo sino a che, al suo interno, non vengano garantiti sicurezza ed incolumità, igiene nonché legalità e rispetto della dignità umana per i residenti”, tradotto in italiano: chiudiamo Al Karama così non ci sono più residenti ed il problema è risolto. Se il problema è la sicurezza, e l’incolumità, l’igiene ci viene da chiederci: cosa ha fatto l’amministrazione fino ad ora? I Rom si sono insediati ad Al Karama quando Di Giorgi era assessore ai servizi sociali, è dovuto diventare sindaco per decidere di interessarsi a questi problemi? Se tanto ci dà tanto li risolverà quando diverrà presidente della repubblica. Ma se il problema è la legalità la soluzione è la chiusura del centro? Sarebbe come dire: visto e considerato che nei due rami del parlamento ci sono un centinaio tra indagati, in attesa di giudizio e condannati chiudiamo le camere. E allora perché non chiudere il comune di Latina finchè non si risolve il problema del doppio incarico del sindaco o non si definisce la posizione del consigliere comunale indagato per voto di scambio? E no la legalità si richiede solo ai rom anzi ai rom poveri, perché a quelli che giravano in Ferrari sono arrivati i sussidi di povertà. Il problema è che il comune di Latina è incapace a programmare una politica dell’accoglienza e del sociale e quello che è successo ai rom che avevano dovuto abbandonare il campo è emblematico di questa incapacità: il comune li ha “assistiti” nel rimpatrio. Ma quanto è costata l’operazione di rimpatrio? E’ vero che il comune ha sborsato 400 euro a persona più le spese di viaggio? 20.000 euro in una volta sola? In un momento di crisi come quello attuale non era meglio destinare quella somma per interventi tesi a contrastare la povertà? La creazione di un banco alimentare ad esempio. No buttiamo i soldi per mandare via persone, che hanno denunciato un reato, e che domani magari saranno di nuovo in Italia. Sono due le cose che più ci preoccupano, la prima è la posizione del PD, in fase di pericolosissima apertura nei confronti della maggioranza sulla vicenda e l’altra l’interesse che suscita l’area occupata da Al Karama ai “signori della monnezza”. Cambiare la destinazione dell’area e magari venderla a chi è interessato al ciclo dei rifiuti significherebbe ampliamento della discarica, significherebbe altro terreno sottratto all’ambiente, altro inquinamento e chissà cos’altro.