25 Febbraio 2012. Dopo il 3 Luglio, un’altra data importante per il movimento NoTav, un’altra manifestazione che sembra abbia richiamato gente da ogni parte di Italia e d’Europa. Tutti uniti per difendere la Val di Susa, in una battaglia tanto concreta quanto simbolica.
Si difende un territorio meraviglioso assediato da interessi economici sfacciati e senza scrupoli, imposti con l’uso dell’esercito. Si difende una popolazione, quella della Valle, che, secondo le istituzioni, dovrebbe assistere impotente alla devastazione della propria terra.
In passato queste persone hanno cercato il confronto civile con le istituzioni, hanno manifestato pacificamente, hanno tentato occupazioni simboliche, quasi dei campeggi, e in risposta hanno ricevuto gas lacrimogeno CS.
A nulla è valso sottolineare gli effetti devastanti che avrebbe sull’ambiente il traforo per il Tav, le alte concentrazioni di amianto e uranio presenti in quei monti, l’esposizione del’intera Valle ad alti rischi idrogeologici. Nulla ha potuto l’evidenziare l’antieconomicità dell’intervento per l’Italia.
Ma la battaglia del movimento NoTav è anche una battaglia simbolo dell’essere umano contro gli interessi economici, della vita sociale contro l’economia di mercato.
Per questi motivi sosteniamo tutti i ragazzi che oggi si recano in Valle a offrire supporto alle comunità locali.