Fin dalla sua nascita, Il Cencio si è occupato a vario titolo della lotta No Tav.
Oggi esprimiamo, da Latina, la nostra profonda solidarietà a Marcello, studente di medicina a Pisa, attivista del Collettivo Universitario Autonomo, arrestato due giorni fa in Val Susa, a ridosso del cantiere a causa dal quale, ad oggi, i valligiani vivono un territorio soggetto a dittatura militare, voluta dal governo nazionale, dalla sinistra istituzionale (Partito Democratico e SEL) e dagli interessi di industriali profittatori e spacciatori di nocività.
Marcello si è sempre impegnato con gioia e dedizione a questa lotta che, in sé, porta le istanze di tutte lo “lotte indigene” sparse per tutta Italia contro lo sfruttamento e la devastazione causata dagli interessi economici; si è sempre dedicato alle istanze del diritto all’abitare e, sfruttando le cattedre dell’università borghese, ha tenuto corsi pubblici per la difesa e la prevenzione dagli effetti dei lacrimogeni CS, di cui si fa tutt’ora un uso indiscriminato in tutti gli scenari di liberazione in Italia.
Da queste pagine, dunque, gridiamo a gran voce «Libertà per Marcello!», per tutti i compagni arrestati e tutti coloro che lottano con ardore contro le nocività che questa società ci propina.
Daje Marce’!