Alcuni cittadini del quartiere R6 Isonzo hanno avvistato e segnalato dei loschi figuri aggirarsi nella piazzetta di via San Tommaso d’Aquino: un gruppetto di tecnici del comune ha passato diverse ore a contare ogni ramo di albero, ogni parcheggio e misurare ogni angolo di una piazzetta che ha già visto la piantumazione di diversi alberi da parte della Compagnia del Libero Orto, nonché la riparazione autogestita della fontana pubblica.

Tra gli alberi piantati, due giovani esemplari di carrubo, un albero autoctono che sta via via scomparendo dal nostro territorio e che andrebbe non solo salvaguardato ma sensibilmente aiutato a riprodursi serenamente.
Dal momento che né il Servizio Ambiente né il Comune hanno avuto la decenza di comunicare al quartiere le loro intenzioni, chiediamo: che stiano architettando l’ennesimo appalto ammazza-alberi, come già è successo al parco San Marco poco distante? Che ne sarà degli alberi e dei frutti che la volontà popolare, in piena autogestione, ha piantato per i propri bisogni? Fosse che, per i burocrati che governano questa città, sia più importante far lucrare su un intervento inutile che rispettare il benessere di chi vive il quartiere tutti i giorni?

Il Libero Orto continuerà a difendere gli spazi verdi con spirito di solidarietà, autogestione e rispetto: del resto, cosa deve fare di più un albero se non donarci l’aria che respiriamo e i frutti di cui mangiamo? Opponiamoci insieme a chi lavora nell’ombra dei grigi uffici e difendiamo il patrimonio verde del nostro quartiere da ogni possibile minaccia!