A 30 anni dal disastro nucleare di Cernobyl la città di Pripyat ed i suoi dintorni sono stati riconquistati dalla natura, nonostante l’alto livello di radiazioni.
Ma i tremendi danni causati dal nucleare con gli incidenti in America (Three Mile Island), Ucraina (Cernobyl) e Giappone (Fukushima), non sono bastati a zittire chi in Italia professa imperterrito la bontà di questa fonte energetica, voluta da guerrafondai e imprenditori senza scrupoli, come gli sgherri fascisti di SOGIN, società che, dopo la denuclearizzazione, si occupa poveramente di stoccaggio delle scorie nucleari (provenienti anche dall’estero) e spinge la propaganda nuclearista in questo paese.
Anche a Borgo Sabotino e sul Garigliano, il nucleare ha portato vicino a noi la sua scia di morte, tumori, inquinamento e svalutazione dei terreni agricoli… questa è l’eredità che ci lascia l’energia nucleare.
Lottiamo col coltello tra i denti – e non con tiepide manifestazioni – perché i padroni non ci spaccino più le loro nocività!