Il Cencio
Aperiodico libertario dell'Agro Pontino
Arditi, non vandali
Categories: Diario

wpid-fb_img_1434320160955Apprendiamo da Latina 24h che, nei giorni scorsi, ignoti hanno abbellito con una A cerchiata il “monumento” di Piazza Dante.

Benpensanti e giornalisti piccoli piccoli gridano lo spauracchio del vandalo e del teppista, come si confà a chi è abituato a rimanere con il suo reale deretano parcheggiato di fronte ad uno schermo, giustificando ogni opera di ordine e pulizia; ivi compresa una triste pietruzza colma di retorica degna di un triste e (quasi) trapassato primo Novecento.

Salutiamo i giovani ignoti, arditi e non vandali, sperando che abbelliscano qualche altra ciofeca di cui questa città si fregia.

Muri puliti, popoli muti: autonomia urbanistica, spray e palude libera!

E pizzette.

E buona musica.

4 Comments to “Arditi, non vandali”

  1. bormann ha detto:

    Ma gli arditi nun erano fasci???

  2. bormann ha detto:

    Si vabbè, ce ne vuole di fantasia per far rientrare una mistificazione storica come gli arditi del popolo nella definizione di “arditi”.

    Ma vabbè, se riconoscete come guida quel mitomane nonché malato mentale di Argo Secondari, non a caso finito in manicomio, non mi stupisce più di tanto il fatto che omaggiate qualche coglione (uno di voi, presumibilmente) che si mette a sbombolettare sui monumenti.

  3. malerbabomba ha detto:

    Di guide ce n’è abbastanza in giro, quasi sempre pifferai.
    E per quanto nella fattispecie possa essere discutibile, io personalmente (che non parlo per altri) omaggio chiunque sfregi, smonti, pisci ed eiaculi sopra fregnacce come il mito della razza (su quel sassetto riportato) o qualunque altra pretesa di oppressione.
    Non mi sorprende che, a pulire quello sfregio, ci siano andati i disobba di destra, cani da guardia (di razza) del potere e della sterilità.